Difficoltà: nessuna
Lunghezza: 17 Km
Fondo: misto
Luoghi:
Bagnolo san Vito
Governolo
Foce del Mincio
Governolo
Bagnolo san Vito
Governolo
Foce del Mincio
Governolo
Nessuna difficoltà da segnalare per questa tappa. Il rifornimento idrico e di cibo è garantito dagli abitati attraversati o da quelli nelle immediate vicinanze (a meno di 1 Km.). Così come anche l'assistenza personale o tecnica. Per tutte le informazioni necessarie e varianti sul tracciato, vi rimando alla pagina dedicata alle info
La quarta ed ultima tappa del cammino del Mincio, inizia da Bagnolo San Vito e rimanendo sempre sull'argine del fiume, passeremo per Governolo fino ad arrivare alla sua foce. Faremo ritorno a Governolo per recuperare le nostre auto.
Partiamo puntualmente alle 8,30 da Bagnolo San Vito, per questa quarta ed ultima tappa del nostro Cammino del Mincio. Abbandonato il paese seguendo il canalone di bonifica, ci portiamo sull’argine destro del Mincio e seguendo la lenta corrente delle acque, ci incamminiamo in direzione Governolo. I segnavia della ciclopedonabile 1d della Eurovelo 7 Destra Mincio del SiPOM (Sistema Parchi Oltepò Mantovano) ci indicano la direzione da seguire che il meteo, fortunatamente, ci permette di percorrere al fresco, nascondendo di tanto in tanto il sole.
La pioggia del giorno prima ha rinvigorito la natura, donando una potente visione della valle del Mincio, infinita, solitaria oltre che abitata da una infinità di leprotti che fulminei fuggono al nostro passaggio.
Anche se sterrato, il fondo è compatto e ci permette di camminare in sicurezza. Dopo sette chilometri circa, incrociamo Via Gradaro e pur costeggiando l’argine, ci troviamo a camminare su una strada asfaltata, ma con scarso traffico. Attraversata la SP 33, ci troviamo su Via Bevilacqua, che ci porta in un chilometro circa, al sistema regolatore di Governolo per il controllo del flusso d’acqua e per il passaggio delle imbarcazioni.
A questo punto del cammino, (incrocio Via Bevilacqua - Via Po Barna - Via Molinara) abbiamo due possibilità per arrivare alla foce del Mincio. ( A ) Proseguire per Via Po Barna e svoltando a sinistra seguendo le indicazioni della foce del Mincio. ( B ) Svoltare a sinistra e attraversate le dighe ci portiamo sulla sponda sinistra del Mincio, proseguendo poi per la strada asfaltata sull’argine del fiume. Noi a causa l’abbondante pioggia del giorno precedente, abbiamo optato per l’opzione ( B ) limitando il tratto fangoso a soli 30 metri, anziché 1000 nell’opzione ( A ) .
Ci fermiamo per una breve sosta alla chiesa di Governolo, che stranamente ha la facciata rivolta verso l’alto argine del Mincio, inconfutabile segno di costruzione precedente al sistema di contenimento del fiume.
Ripreso il cammino, immediatamente ci fermiamo nella corte privata della Fam. Mazzocchi, per osservare la lapide posta a ricordo dell’incontro avvenuto nel 452, tra Papa Leone Magno e Attila, il capo degli Unni, convincendolo armato solo della croce papale, a non marciare su Roma e a ritirarsi oltre il Danubio.
Ormai vicinissimi alla foce del Mincio, continuiamo il nostro cammino in direzione Ostiglia. Superiamo la conca di San Leone, manufatto idraulico progettato per collegare il fiume Mincio con il Canale Bianco, permettendo la navigazione commerciale nell'ultimo tratto del fiume, evitando così l’erosione degli argini.
Scendiamo dall’argine e attraversando il pioppeto, compiamo gli ultimi passi del nostro cammino, iniziato a Peschiera più di un mese fa. Superato il piccolo dosso, ecco la foce del Mincio, abbiamo raggiunto la meta e portato a termine il nostro semplice e personale progetto.
Ma sembra non essere finita qui…
Solo un attimo per smaltire le emozioni e si riparte. Percorriamo a ritroso il tratto fino a Governolo dove troveremo le nostre auto per il rientro a casa. Entrando dalla parte vecchia del paese, osserviamo l'antico sistema di chiuse a ridosso dei portici, segno di una fiorente attività commerciale del passato.
Ci prendiamo ancora qualche minuto per un caffe e non possiamo fare a meno di notare le parole di Dante, descrivere questo fiume.