Il Mincio esce dal lago di Garda presso Peschiera iniziando a scorrere prima tra le colline moreniche del Garda fino a Valeggio sul Mincio, poi nella Pianura Padana bagnando lungo il suo corso la città di Mantova. A SUD della città entra nel Po come affluente di sinistra nei pressi di Governolo, dove è regolato da alcune dighe per consentirne la navigazione.
Durante il suo corso il Mincio incontra: Peschiera del Garda, Ponti sul Mincio, Monzambano, Borghetto, Valeggio sul Mincio, Volta Mantovana, Goito, Marmirolo, Porto Mantovano, Rivalta sul Mincio, Curtatone, Borgo Virgilio, Bagnolo San Vito e Roncoferraro. Presso il comune di Monzambano il fiume incontra l'edificio regolatore del Garda o diga di Salionze che regola il flusso del fiume.
Il fiume è navigabile con piccole imbarcazioni solo nella zona dei laghi di Mantova e da questi fino all'immissione nel Po anche con imbarcazioni pesanti.
Nel periodo etrusco probabilmente, il Mincio si univa con il Tartaro sfociando nel mar Adriatico nella fossa Filistina, in epoca romana invece, fu fatto confluire nel Po, con tre rami da Mantova ad opera di Quinto Curio Ostilio. Successivamente riuniti in un tronco unico arginato nel 1198 su progetto di Alberto Pitentino e regimato il suo corso con diverse dighe (ponte dei Mulini e lo sbarramento di Governolo) per renderlo navigabile e per evitare che Mantova fosse inondata dai rigurgiti del Po in piena.
In particolare il ponte dei Mulini, a Mantova, è una vera e propria diga tra il lago Superiore e il lago di Mezzo, fondamentale nel creare il lago Superiore. Al tempo della creazione del ponte il salto d'acqua era di circa 3 metri e veniva utilizzato per azionare numerosi mulini per gli opifici situati sul ponte stesso mentre, ad oggi, il dislivello complessivo tra il lago Superiore e l'Inferiore è di circa 5 metri.
Fino alla fine del Settecento Il fiume Mincio, creava 4 laghi con al centro la città di Mantova: lago Superiore, lago di Mezzo, lago Inferiore e lago Paiolo (oggi non più esistente), inoltre da Curtatone si staccava un ramo che dopo essersi sdoppiato all'altezza di Montanara entrava nel Po poco a monte di Borgoforte. L'area così delimitata dai laghi di Mantova, da questi rami del Mincio e dal Po aveva un'alta valenza di protezione militare e veniva chiamata Serraglio.
Prima di entrare nei laghi di Mantova il Mincio curva bruscamente verso est, tale piega è parallela all'anticlinale di Piadena ed è probabilmente dovuta allo spostamento di questa faglia.
Fonte: Wikipedia